Cade nel giorno di San Valentino, la terza serata di Sanremo, che viene improntata
irrimediabilmente sull'amore e l'impegno civile, sin dall'incipit con il curioso duetto tra Fazio e
Littizzetto in “Vattene amore”, il brano d Amedeo Minghi e Mietta, terzo classificato a Sanremo '90.
Un Fazio meno prete e più intrattenitore quello di ieri sera ed una Luciana Littizzetto sempre più
mattatrice, ma allo stesso tempo riflessiva ed attenta.
Come nel monologo da lei presentato contro il femminicidio, un inno all'amore ed al coraggio delle donne.
“Un uomo che ci mena non ci ama” ha spiegato Lucianinna, passando dall'ironia sul tema “uomo ti
amo nonostante” alla dura realtà dove un uomo ogni 2 o 3 giorni uccide una donna perché la
considera una sua proprietà.
Parla poi delle pari opportunità e delle coppie di fatto, la Littizzetto: “Pensate che bello vivere in un
Paese che riconosce a tutti gli stessi diritti” commenta “o assistere la persona che avete amato per
tutta la vita su un letto d'ospedale senza che qualcuno vi cacci perché non siete parenti”.
Una Luciana formidabile, al limite della commozione che, per concludere, balla sulle note di
“Sveglia, alzati e balla” di One Billion.
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